mercoledì 11 settembre 2013

Consigli per gli autocostruttori (DiYers)

Dato che non sono certo il tipo che tiene i propri segreti custoditi in cassaforte, (e guai a divulgare qualcosa altrimenti mi rubate i soldi del mio lavoro), nei post aggiungerò delle parti un po' più tecniche che interesseranno unicamente chi si diverte con l'autocostruzione.
Ho già diversi clienti autocostruttori che vengono tranquillamente da me ad acquistare i componenti e a chiedere consigli, mi è sempre sembrata una prassi normale ed etica, ovviamente sono il primo a sapere che tutti (quasi, un po' di mano e un'infarinata di elettronica dovrebbero essere indispensabili) possono costruirsi a casa almeno i pedali più semplici (il 90%).
Ovviamente sono anche perfettamente consapevole che tutti possono farsi la pizza a casa ma quella del pizzaiolo cazzuto, in pizzeria con il forno a legna è sicuramente più buona, come sono consapevole che invece la pizza industriale del supermercato è ben lungi da essere paragonabile.

Oltre tutto disprezzo  l'ipocrisia che c'è dietro a certi pedali fatti dai nomi più blasonati che costruiscono, per esempio, l'ennesimo clone di un TubeScreamer, gli cambiano 2 componenti e si mettono li con tanta pazienza a grattare i valori di componenti, transistor e integrati e poi affogano tutto nella resina per non fare scoprire che vi vendono a 250euro un pedale che vi potreste costruire con 30euro, facendo sembrare che ci hanno messo chissà che parto del loro genio da doverlo difendere a spada tratta. (i parti del proprio genio si difendono con i brevetti da chi ci vuole speculare sopra non si difendono da 4 smanettoni dell'elettronica con il saldatore in mano).

Quindi tornando al tema del post ecco un esempio di come NON si deve fare un pedale :

Come potete vedere è quello che si chiama dalle mie parti un bordello di fili, una spaghettata, mantenere un certo ordine e fare passare i fili più vicini possibili agli angoli del pedale (di metallo e quindi a massa) a volte migliora anche il suono e quasi sempre ne diminuisce il rumore.
Ovviamente senza esagerare dato che ho visto pedali dove per mettere ordine tra i fili si fa un bel mazzo e lo stringe in una fascetta, 2 fili belli stretti in alcuni casi diventano un condensatore e quindi oltre a alterare il suono posso entrare in autooscillazione generando fischi e ululati strani che fanno inmattire i soliti sprovveduti.


Ed ecco come si presenta un montaggio da voto 5 all' Ist. Tecnico dove ho studiato, una millefori da prototipo montata anche male con spezzoni dei piedini dei componenti volanti e usati come conduttori con saldature che fungono anch'esse da conduttori (lo stagno è un pessimo conduttore dovrebbe servire solo da collante).

Voi dirette che è il lavoro di un principiante e quindi comunque da apprezzare per l'impegno (se lo fosse sarei d'accordo anche io) e invece no è un pedale boutique Mede in Belgio venduto in Italia nei super negozi specializzati per il basso a quasi 190euro,
quindi occhio a quello che comprate, la pizza artigianale è buona se il pizzaiolo sa quello che fa e non ha iniziato ieri a farla.

P.S. al suddetto pedale prima di fare le foto gli avevo anche dato una sistematina io, a me è arrivato con il circuito che era bello libero di vagare e fare liberamente contatto e quindi non funzionare.

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