martedì 30 settembre 2014

Ultimate FaceBender versione definitiva.

Nuovo look e circuito definitivo per la mia accoppiata Fuzz Face - Tone Bender MKII.

Dopo averne fatte varie serie sono arrivato al circuito definitivo che monta tutti transistor NPN al germanio (1 Mullard OC139 e 2 2N1302) quindi con la possibilità di essere alimentato in catena ad altri pedali standard senza problemi.

L'OC139 è la versione con gain più basso dell'OC140 che è la versione NPN dell' OC44 quindi perfetto come boost a medio guadagno (l'OC140 lo usa anche la D.A.M. nel suo boost in stile Rangemaster il Red Rooster).
La serie americana dei 2N130x è perfetta perchè con bassissimo leckeage e quindi alta stabilità a tutte le temperature e in più suona veramente bene, estremamente simili ai 2N404.
Ho aggiunto comunque la regolazione del BIAS con un trimmer di precisione che una volta tarato non c'è più bisogno di ricalibrare visto che ha scarti bassissimi anche a diverse temperature per merito dei 2 transistor americani.



sabato 27 settembre 2014

Hartman SFX Dual Fuzz - modifica alimentazione

Utile modifica su di un egregio pedale boutique americano, l' Hartman SFX Dual Fuzz prima serie.

L' SFX Dual Fuzz come dice il nome contiene 2 Fuzz Face, uno con transistor al germanio (NKT275) e uno con transistor al silicio (BC108).

L'ultima serie ha la possibilità di essere alimentato esternamente mentre la prima serie no, solo batterie.
Avendo 2 circuiti completamente indipendenti necessita di 2 alimentazioni separate per la diversa tipologia di transistor utilizzati (PNP - NPN), infatti ha al suo interno 2 batterie, una per circuito.
Quindi per non scaricare le batterie è indispensabile staccare entrambi i jack entrata e uscita che è scomodissimo per chi lo vuole montare in pedaliera.

La modifica consiste nel montare una presa di alimentazione esterna con polarità standard che alimenta direttamente il circuito con i BC108 e indirettamente la sezione con gli NKT275 attraverso un circuito invertitore di fase.
Per trovare posto per la presa di alimentazione e il circuito invertitore di fase è stata sacrificata una batteria che comunque non serve più a questo punto.


Già che c'eravamo abbiamo anche sostituito i moderni BC108 made in India con 2 BC108 NOS anni 60/70 (cassa in ceramica).

mercoledì 24 settembre 2014

sabato 13 settembre 2014

Pedaliere assemblate

Prendo l'occasione di una pedaliera da che devo assemblare con miei pedali per fare qualche foto :

Il supporto è il Mini della PedalTrain, piccolo, comodo, leggero e non per ultimo "componibile" che significa che ne potete montare più di uno da montare in cascata :
per capirci invece che avere la solita mega pedaliera con 15 pedali (ingombrante, pesante ed esponenzialmente propensa a problemi di ronzii o di contatti sui cavi) che serve ad ovviare ai soliti 2/3 gruppi in cui suonate, potete separare per esempio modulazioni e ritardi dalle preamplificazioni.
Per fare un esempio alla mia pedaliera che contiene Reverbero, Delay, Chorus e Flanger/Phaser, posso alternare quella con Fuzz e distorsori per il gruppo cover anni 70 a un'altra con compressori e overdrive per la band con cui suono le cover di Ligabue.


Ho voluto fare anche una foto ad un'ipotetica pedaliera con tutti fuzz al germanio con il relativo alimentatore dedicato di mia produzione :


giovedì 11 settembre 2014

Montare i fuzz con 30° all'ombra ???

L'anno scorso ho pubblicato QUESTO post e anche quest'anno ho avuto qualche problema a montare i miei fuzz con transistor al germanio.
Con temperature di 28/30° non si riesce a settare il bias in maniera decente, i transistor sono super selezionati, sono di marca e alta qualità ma come fai a consegnare un pedale che al momento suona bene ma poi fra un mesetto è da regolare di nuovo?

Fortunatamente quest'anno non si può certo dire di aver avuto un'estate torrida e lunga, e qualche bella serata fresca ha aiutato non poco (quando non pioveva).

Qui sono sul terrazzo di casa mia alle 11:00 di sera con i canonici 20° :


Luce da "minatore" , multimetro, cacciavite da orologiaio e termometro !!!

Sarò io che sono troppo pignolo o altri che non sono professionali ?
Chissà forse hanno tutti una "Special room" con condizionatore a palla con temperatura a 21° e umidità al 68% visti i prezzi di certi fuzz ;-)

venerdì 5 settembre 2014

Kent Fuzz Tone Bender / Walco Fuzz Tone Generator clone

Ecco l'ennesimo pedale anni 60/70 che clono per il gusto di farlo e non certo perchè al top delle richieste.
Farlo è divertente e "didattico", ci sono quelli che li cercano originali per il gusto di averli spendendoci anche delle belle cifre, io con pochi soldi me li costruisco da solo.

Questo pedale in particolare ha attirato la mia attenzione per vari motivi :
- Anche questo si chiama Tone Bender, ed è perfetto per ricollegarsi a QUESTO discorso.
- Ha un circuito semplice ma che non rassomiglia ai classici circuiti che girano e rigirano.
- Avevo già i transistor giapponesi originali NOS.

e non per ultimo:

- Spesso il suono di questi pedali è molto più "sincero" e vintage di quello di tanti pedali dei soliti costruttori che vogliono fare gli originali ma ripropongono con solo qualche modifichina i soliti 3 circuiti finendo inesorabilmente per farli suonare tutti uguali.
Ovviamente non devono piacere a tutti proprio perchè si discostano non poco dalla massa, ma mi pare chiaro a tutti che i musicisti che hanno fatto la storia non sono stati quelli che hanno seguito la massa.


Il pedale non ha volume ma solo un controllo che miscela 2 circuiti, uno che amplifica le frequenze basse e uno che distorce le frequenze alte, lo switch che ho aggiunto abbassa la soglia su cui lavora la sezione fuzz diventando a tutti gli effeti un mid boost.

Per andare ancora più controcorrente l'ho voluto provare con il più improbabile degli strumenti da accoppiare a un fuzz, un basso 5 corde Freetless.
Devo dire che l'accoppiata si è rivelata veramente azzeccata per far risaltare le funzioni delle varie sezioni del circuito, i bassi vengono esaltati e amplificati e la distorsione diventa una "coda" che aggiunge armoniche al suono principale.


Mi dimenticavo :
come avete capito dal titolo con lo stesso circuito c'erano 2 pedali di 2 diverse ditte, la Kent e la Walco, probabile che a cercare ne saltano fuori altre, a quel tempo era la prassi.
Ora invece con lo stesso circuito si fanno centinaia di pedali con nomi diversi con prezzi che vanno da 50 a 500euro e l'unica differenza la fà l'endorsing.
Il potere del marketing !!!
Il prezzo lo fanno gli investimenti, ma invece di investire in qualità e engineering si investe in pubblicità.
Quindi tutti a correre a comprare il dato pedale perchè lo usa il dato chitarrista famoso, salvo scoprire che l'anno prima il suddetto suonava con altri pedali, l'anno prima ancora con altri ancora e così via.
Del resto se usasse sempre lo stesso pedale per tutta la carriera a VOI basterebbe comprarne uno, invece se ne cambia un'intera serie ogni anno il marketing funziona mooolto meglio.
Tanto dentro ci sono sempre gli stessi circuiti :-)

martedì 2 settembre 2014

Systech Harmonic Energizer clone

Su richiesta il clone di un pedale anni settanta della Systech particolarmente raro.
Difficile definirlo, con un pò di fantasia lo definirei un boost passa banda, cioè un boost che aumenta certe frequenze selezionabili dal controllo "Center Frequency" e la cui ampiezza è allargata o ristretta dal controllo "Bandwith".
Ma ovviamente non è così semplice visto che il suono viene caratterizzato in maniera molto particolare spaziando da suoni "legnosi" a suoni "vetrosi" e dandogli anche una certa quantità di distorsione (poca).

Usato per boostare altri distorsori o canali di ampli propensi all'overdrive dona quello che manca per "bucare il mix", un sacco di volume proprio nelle frequenze che più servono.

A differenza dell'originale l'ho montato True Bypass e ho aumentato il valore del potenziometro "Gain" (che un gain non è visto che è più simile ad un master volume) per dargli un pò di volume in uscita in più onde ovviare al naturale calo di volume che si ha quando si tagliano i medio/bassi esaltando gli alti. Ovviamente la timbrica originale non ne risente.