mercoledì 26 febbraio 2014

Nuovo video : Colorsound Overdriver / Power boost + 75' Ram's Head Big Muff cloni

Sto montanto la nuova serie dei cloni dell' Overdriver / Power Boost della ColorSound e ho voluto fare un videino per fare sentire l'accoppiata con un Big Muff come li utilizza Gilmour.

L'Overdriver / Power Boost in teoria sono 2 pedali distinti, le differenze sono minime i circuiti sono identici, l'Overdriver ha il Master Volume (trasformando il Volume in un Gain effettivo) e il Power Boost, almeno i primi, funzionava a 18volt.
Il mio clone ha il Master volume che al max si auto esclude e può essere alimentato a 18volt.
E' un pedale che negli anni 70 aveva la fama di sfondare gli altoparlanti delle casse Marshall, anche se il problema era che 4 coni Celestion da 30watt facevano molta fatica a reggere i 100watt delle Marshall 1959 e quindi bastava veramente poco per sfondarli.


Chiaramente i miei cloni montano i transistor originali BC169C e BC184C .


Il video giusto per fare sentire come a differenza di altri boost che fanno impastare i Big Muff questa accoppiata è perfetta per aumentarne il sustain mantenendo l'intelligibilità delle singole note.


sabato 22 febbraio 2014

Monolith Oracle Fuzz "quasi" clone.

Questo pedale ha avuto una gestazione strana, è nato da un'incasinamento in fase di verniciatura.
Dovevo colorare d'oro un pedale e mi sono ritrovato con la bomboletta difettosa, che però prima di spirare con un penoso sibilo mi aveva fatto una bella chiazza di schiuma dorata, allora tra qualche moccolo ci ho spruzzato il color rame.
Il risultato è stato superiore alle aspettative, e ci voleva poco pensavo di buttarlo, un color rame con "crateri" dorati, roba da chimico pazzo.

E' rimasto li un pezzo mentre pensavo a cosa montarci quando mi è capitato per le mani lo schema dell' Oracle Fuzz della Monolith.

La Monolith è una ditta americana che costruisce prevalentemente casse per chitarra e basso ma anche qualche pedale, ovviamente a prezzi veramente ALTI.
Per capirci l' Oracle Fuzz (non più in produzione) veniva 350$
Ma vi posso assicurare che buona parte di quei soldi sono veramente dovuti visto che il montaggio e i componenti sono veramente rigorosi e quando ci vuole bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare.

Per questo ho scritto "quasi" clone visto che mi sono limitato a clonare il solo circuito senza utilizzare gli stessi componenti originali, il risultato è comunque ottimo e "ad orecchio" simile ai sample ascoltati.


L'originale monta transistor al germanio OC75 / OC76 ovviamente molto costosi e difficilmente trovabili, io mi sono limitato a un'ottima coppia di OC72 / OC74 più economici ma meglio selezionabili perchè acquistabili in quantità decenti.
Pur essendo un'evoluzione di un classico Fuzz Face ci sono un sacco di migliorie :
Non è presente il controllo classico di Fuzz, ma il Density che è un gain in ingresso.
E' stato aggiunto il Color che è un canonico tono in uscita e lo switch per boostare i medi.
Inoltre il circuito è stato arrangiato per poter essere alimentato in catena ad altri effetti con un normale 9V tipo Boss.
Ovviamente suona meglio con una bella pila zinco-carbone ma chevvelostoadì ? ormai dovreste averlo capito.


mercoledì 19 febbraio 2014

Clonare pedali, i forum, la morale e l'aria fritta - Parte 2

Eccoci arrivati alla seconda parte di questo post, avrei dovuto intitolarlo in maniera diversa, suonava meglio così :
E' nato prima l'uovo o la gallina ? e chi gli ha fregato l'idea?

In questa seconda parte affronterò l'argomento in maniera tecnico/storica, mi scuso subito con chi non ci capisce una mazza di elettronica se sarò un pò noioso e saccente.

Quando si parla di "copiare" gli schemi elettrici non si può non parlare del Tube Screamer dell' Ibanez, è palesemente lo schema elettrico più copiato in assoluto, non credo di sbagliare di tanto se scrivo che ogni produttore ha almeno un pedale che è un copia più o meno evoluta di un TS-808.
Chi mi segue da un pò di tempo si sarà accorto di come spessissimo quando costruisco un nuovo clone di un overdrive scrivo che è di palese derivazione Tube Screamer.
Ma non è corretto, è solo la prassi, un modo di dire che tutti possono capire visto che tutti conoscono il suono di un Tube Screamer.

Facciamo un pò di chiarezza :
il primo TS-808 è stato prodotto nel 1979, si conosce anche il nome del progettista, un tal mister Tamura.
Questa è una bella immagine dello schema elettrico con anche le spiegazioni del blocchi che lo compongono :


Ma lo stesso anno uscì anche il BOSS SD-1, ecco lo schema :


Azz ma è praticamente uguale !
e quindi chi ha copiato da chi ???

Sarà che altro non è che un collage di parti di circuito stra usate e stra conosciute per raggiungere lo stesso scopo?
Ovviamente tutte presenti in qualsiasi libro o brochure o data sheet sugli operazionali che giravano già anni prima del 1979.
Guarda caso tra i miei libri ho un'umilissimo libretto per appassionati di elettronica proprio sugli operazionali, niente roba da ingegneri, appena da scuola superiore :


Sono andato a vedere in che data è stato pubblicato, calcolato che è una traduzione e quindi in Italia è arrivato anni dopo la sua pubblicazione originale guardate che data ha :


Al capitolo 1 c'è la parte del circuito del TS "clipping amp" : Amplificatori non invertenti
Al capitolo 4 c'è la parte del circuito del TS "Tone/volume amp" : Circuiti di tono attivi

Continuando ad analizzare il circuito la coppia di buffer sono li perchè la commutazione (JFet Bypass Switch) altererebbe l'impedenza sia in ingresso che in uscita, quindi i due "Input Buffer" "Output Buffer" sono stati messi li per esigenza e non per scelta di suono.
Le uniche scelte sono la coppia di diodi che determinano la distorsione e i valori del tono, tutto il resto era già bello che pronto.
Basta vedere com'è l'approccio alla progettazione in questo mio post

Non pensate che non sia la normale prassi, andate a vedervi lo schema elettrico del Fender Bassman 5F6 (quello classico) e del Marshall JTM45.
Sono assolutamente identici !
Avrà copiato Marshall dalla Fender ?
Un pò, ma guarda caso un circuito molto simile al Bassman era presente su di un Bulletin Board della RCA dei primi anni 40 che pubblicizzava le 12AX7 appena prodotte.

Quindi per concludere i suddetti circuiti non hanno nessun copyright, per il semplice motivo che ogni loro parte è ed era, come diremmo ora in termini moderni, completamente Open Source.

Per pignoleria l'unico copyright presente è quello della BOSS relativo all'uso di 3 diodi nella sezione di clipping (l'Ibanez ne ha 2) per una distorsione asimmetrica :
in poche parole hanno registrato il parallelismo tra l'uso dei tre diodi e la dicitura "Asymmetric Tube Distortion", chi vuole usare i 3 diodi nella stessa configurazione può farlo (è la scoperta dell'acqua calda) ma per pubblicizzarne il fatto se usa la suddetta dicitura deve pagare i diritti alla Boss (Roland).

Stay tuned per la terza parte, quella più controversa.

lunedì 17 febbraio 2014

Il prezzo del solo PCB

Per chi come me costruisce più di cento modelli è improponibile poter farsi fare dei PCB personalizzati per ogni modello costruito.
Infatti i circuiti dei miei pedali sono montati al 90% su Strip Board come erano fatti molti pedali negli anni 70.

Per quei 2/3 modelli di maggiore successo (10/15 pezzi l'anno) acquisto i PCB già belli che pronti sui siti dove vendono i componenti per gli autocostruttori.
Ovviamente mi costano almeno il triplo di quello che mi costerebbero a farli fare da una ditta specializzata, ma quanti ne dovrei far fare perchè mi convenga veramente ?

Non pensate che mi sono già fatto fare svariati preventivi ?

Questo è uno dei tanti per il PCB di un Tube Screamer :

Pezzi         Costo totale     Costo al pezzo  
        2       € 145.20         € 72,60
        4       € 146.39         € 36,60
6       € 147.59         € 24,60
8       € 148.79         € 18,60
10       € 149.99         € 15,00
12       € 151.18         € 12,60
15       € 152.98         € 10,20
20       € 155.97         €   7,80
50       € 173.93         €   3,48
100       € 238.86         €   2,39

Ovviamente va aggiunto il 22% di IVA

sabato 15 febbraio 2014

ColorSound 73' Supa Tonebender clone

Un'altro mostro sacro anni 70, il Supa Tonebender della Colorsound.
Altro non è che un Ram's Head Big Muff a cui è stata rimossa la coppia di diodi sulla retroazione del secondo transistor.
La coppia di diodi serve ad aggiungere distorsione a quella sezione di amplificazione, rimuovendoli la distorsione totale non diminuisce di molto ma l'impressione è che al suono di un Big Muff si miscela un suono più pulito, ovviamente anche il sustain e la compressione diminuiscono ma si aggiungono delle armoniche piacevoli e più dinamica.
In teoria l'idea che stava alla base del progetto era di fare una via di mezzo tra un Big Muff e un Tonebender MKII, ma di Tonebender ha veramente poco.

Come al solito ho trovato i transistor originali, dei BC184 NOS della ITT, rispettati i condensatori in Mylar e le resistenze a film di carbone.


Anche qui vale la pena spendere due parole in proposito a questo mio post precedente.
Negli anni settanta con lo stesso (a volte identico) circuito circolavano svariati pedali di altrettante marche, basta vedere solo quanti pedali, più o meno famosi, utilizzavano il circuito del Big Muff dei primi anni 70 e nessuno parlava di cloni.
Allo stesso modo ormai ho perso il conto in quanti pedali appariva il nome Tonebender pur avendo circuiti completamente differenti, e tutti sfruttavano il fatto che "si diceva" che il tal "guitar hero" usava un Tonebender (si diceva perchè al tempo internet non c'era, ora sappiamo anche che carta igenica aveva usato Gilmour nel concerto di Pompei, cose che probabilmente non sà nemmeno Gilmour stesso).

A memoria ci sono almeno 5 diversi circuiti con il nome Tonebender , a 2 - 3 - 4 transistor, al germanio o al silicio, che ovviamente suonano completamente diversi l'uno dall'altro e ancora creano confusione a chi cerca certi suoni e cerca un Tonebender in maniera generica.

Solo in funzione dei circuiti utilizzati esistono le seguenti versioni :
Tonebender MK I  - derivato dal Maestro Fuzz - 3 transistor
Tonebender MK 1.5 - simile dal Fuzz Face - 2 transistor
Tonebender MK II - 3 transitor
Tonebender MK III - 3 transistor + 1 diodo
Tonebender MK IV - derivato dal MK III - 3 transistor + un diodo
Supa Tonebender - derivato dal Big Muff - 4 transitor
Jumbo Tonebender - derivato dal Big Muff - 3 transistor

E questi erano solo i circuiti strutturalmente diversi, poi ogni ditta faceva le proprie personalizzazioni e veramente le variabili aumentano al cubo.

Ovviamente ogni ditta dell'epoca costruiva un pedale con il nome Tonebender e tutti copiavano da tutti i circuiti senza nessun problema ne ritegno.

giovedì 13 febbraio 2014

Nuovo look : Echo emulatore echo a nastro

Nuovo look serigrafato per uno dei miei pedali più apprezzati, l'emulatore di echo a nastro.


Su questo pedale vale la pena spendere due parole :
quando lo presentai per la prima volta era il giugno del 2010, era un progetto che avevo trovato sui soliti forum degli smanettoni americani.
Da persona onesta e anche un pò ingenua lo presentai come "echo parzialmente digitale", effettivamente utilizza un chip digitale il PT2399 per generare il ritardo, basta leggere i suoi data sheets :

Da allora i pedali boutique, e non, che sono usciti che utilizzano lo stesso chip sono spuntati come funghi, ovviamente non c'è ne uno dove non sia scritto che è analogico, vintage ecc ecc, prima o poi faccio una lista.
Ricollegandomi a questo mio post, il pedale è sul percorso del suono completamente analogico, la parte digitale è solo quella che "immagazzina" il suono per dargli il ritardo.
Dal 2010 ho variato il circuito almeno 2/3 volte, l'ultima versione è molto simile al Mad Professor Deep Blue Delay.

Ora ricollegandomi invece a questo mio post vi spiego come mai in tanti utilizzano lo stesso chip e come mai i circuiti si rassomigliano tutti così tanto,
chi ha copiato da chi ??

Quando viene presentato un nuovo chip e/o componente elettronico la ditta che lo produce fa stampare una brochure, un foglio pubblicitario illustrativo delle potenzialità del loro prodotto.
Ovviamente i loro ingegneri mostrano degli esempi di come utilizzarli in funzione dello scopo.
Ecco il circuito che tutti utilizzano direttamente preso dai data sheets , pagina 4 :


Il chip in se costa una fesseria, meno di 3 euro al dettaglio, il guru americano di turno lo definì "GodSend" (mandato da Dio), aggiungerci un piccolo mixer per miscelare il suono originale della chitarra con quello in ritardo è un gioco da ragazzi, poi ci si può aggiungere tutte le finezze che si vuole, mettergli un nome altisonante e venderlo a 75 euro come il Vintage Analog Delay della ModTone (guarda caso nel nome di un solo pedale moderno e parzialmente digitale sono riusciti a metterci sia Vintage che Analog), oppure venderlo a 300euro come certi pedali boutique (che però hanno ben visto di cancellare la scritta sul chip).
Ovviamente il risultato non è lo stesso e non suonano certo uguale ...........

mercoledì 12 febbraio 2014

Ultimate ScreamDrive : Barber Small Fry revisited + SHO

Pedale su richiesta, unire un Barber Small Fry con un boost per i solo in un solo pedale con delle interessanti customizzazioni.
Il Barber Small Fry è l'ennesimo clone di un Hermida Audio Zen Drive (Overdrive di chiara ispirazione Tube Screamer) ma con l'aggiunta di tutti i controlli possibili e immaginabili, salvo il fatto che 4 sono esterni e 4 sono interni su trimmer.
Praticamente sono stati aggiunti una maggiore scelta del taglio delle distorsioni con lo switch "Burn" e con il relativo controllo "Dynamics" (basta vedere la foto del circuito ci sono la bellezza di 10 diodi di cui 3 al germanio), raddoppiato il canonico controllo di presenza (Voice) dello Zen Drive parallelandogli il Note Shape e come se non bastasse sono stati aggiunti "Bassi" e "Medi".
Tono, Note Shape, e Presence hanno tutti praticamente la stessa funzione e cioè controllare le frequenze alte, quindi mi sono limitato a "portare fuori" i controlli di medi e bassi in modo di avere una comoda equalizzazione completa con il Tono che è diventato il "Treble"



Il Boost è la mia fidata evoluzione del Super Hard On di Zvex, migliorato per quanto riguarda rumore sia autoprodotto sia di commutazione.
Il suo circuito è dentro la termostringente rossa.


giovedì 6 febbraio 2014

X-Rated Photo ! Il transistor al germanio nudo !

Scusate il titolo ma non ho resistito ;-)

Non capita tutti i giorni di poter vedere come è fatto al suo interno un transistor al germanio, allora ho approfittato per sfruttare la super macro della mia macchina fotografica.
Ovviamente è uno dei transistor anni 50 in vetro (altrimenti non sarebbe stato possibile), in questo caso un OC602Spezial della Telefunken.
A quel tempo il 99% dei transistor era ancora costruito come se fosse una micro valvola, spesso e volentieri dalle stesse ditte che costruivano o avevano costruito le valvole, quindi verniciato di nero e serigrafato.
Per "spogliarlo" ho dovuto grattare la vernice, ho immolato la sua estetica alla scienza :-)

A destra la versione con l'aletta per dissipare il calore o per permettere di montarlo su di un'aletta più performante.


lunedì 3 febbraio 2014

Clonare pedali, i forum, la morale e l'aria fritta - Parte 1

Da più parti mi è stato chiesto di intervenire in alcune discussioni su vari forum italiani del settore, dove si parla dell'amoralità (addirittura anche dell'illegalità !) di fare riproduzioni di circuiti esistenti in maniera professionale e non.
Ovviamente ho sempre gentilmente rifiutato fermando anche alcuni miei clienti che volevano prodigarsi per parlare in mio favore.

Il motivo è semplice, in Italia è molto difficile instaurare delle discussioni serie su qualsiasi forum.
Per colpa di pochissimi si trasformano quasi sempre nel salotto di Buona Domenica dove si finisce per parlare dell'aria fritta e/o a litigare ;
e ve lo dice uno che è stato moderatore di forum per vari anni !

Frequentando invece assiduamente i forum specifici americani, dove dò il mio piccolo contributo verificando schemi, postando foto di circuiti e riportando le miei esperienze per aiutare chi si vuole costruire il proprio pedale, mi rendo conto di come l'approccio a qualsiasi questione è completamente diverso, più costruttivo e piacevole, dove nessuno si erge a TUTTOLOGO (anche se c'è chi potrebbe farlo, della serie "ho visto cose che voi umani ....... Brian Wampler che aiutava chi voleva clonare un suo pedale ecc ecc"), i FanBoy hanno vita breve e i post di giudizi puramente personali finiscono sempre con l'acronimo IMMO (In My Modest Opinion).
......in Italia abbiamo imparato a usare bene solo il LoL e normalmente per prendere per il culo l'ultimo arrivato che invece andrebbe aiutato e non bullizzato.

QUINDI per fare un pò di chiarezza sulla questione l'affronterò in 2 parti (tre visto che questa è la prima parte), una tecnico-storica e una storico-etico/morale.
Mi prenderò un pò di tempo perchè ho un paio di progetti in corso di cui spiegherò anche l'approccio progettuale e quindi del perchè tanti circuiti si "rassomigliano" così tanto.

Stay Tuned !


sabato 1 febbraio 2014

Orange in a Box - Emulatore ampli Orange Graphic MKII

Un'altro emulatore da aggiungere alla scuderia, questo giro tocca all'Orange (non me ne vogliano se ho usato il loro logo ma penso che ormai sono tutti concentrati con la loro produzione 100% cinese) Graphic MKII anni 70, sicuramente il modello che più colpisce per originalità e per il suono riconoscibile che si sente in tante registrazione di un certo rock inglese.


Solita emulazione a FET che ho a più riprese spiegato, circuito che ricalca fedelmente la particolare architettura dell'equalizzazione di tipo Baxandall, il caratteristico filtro a scatti F.A.C. e il Boost detto anche HF Drive che lavora sulla retroazione.