mercoledì 8 gennaio 2014

Chiedere la fattura per professionisti e iscritti a cooperative.

Per tutti coloro che possono scaricare l'IVA e l'acquisto di beni per la propria professione è da sempre possibile chiedermi l'emissione della fattura o della ricevuta fiscale senza costi aggiuntivi (come ho già scritto e come dovrebbe essere per chi tutti quelli che sono onesti).
La mia ditta è regolarmente iscritta alla Camera di Commercio e rilascia fattura o scontrino puntualmente, (oltre a pagare una marea di tasse, contributi, versamenti, iscrizioni, commercialista ecc ecc ecc).

Per semplici motivi di contabilità (e del commercialista che regolarmente si incazza) NON MI è POSSIBILE spedire i pedali con fattura allegata per il semplice motivo che con la possibilità di recedere e di avere la TOTALE restituzione di quanto speso, sarebbe oltremodo complicato per chi come noi ha tenuta contabile semplificata richiedere una controfattura di rimborso.
Tradotto in parole che può capire anche chi non è commercialista se ti vendo un pedale e ti faccio una fattura se non ti piace e me lo vuoi restituire devi "rivendermelo" emettendo fattura e per un privato non è certo semplice, le fatture emesse non si "stracciano", è illegale.

E' ormai la normale prassi per tutti quelli che mi spediscono materiale che acquisto;
la fattura per chi la richiede arriva a fine mese e non è mai allegata.

Lo scontrino invece viene regolarmente battuto comunque a fine trimestre fiscale, non serve per la garanzia che è a vita, ma per rientrare negli studi di settore altrimenti la Finanza ti viene a fare un salutino e il mio commercialista mi tira le orecchie spesso facendomi scontrinare anche più di quello che ho realmente venduto visto che le spese di tenuta di un negozio (non del garage sotto casa come hanno certi che vendono solo su internet) sono notevoli (affitto, bollette (elettricità, acqua, gas), Tarsu, condominio, ecc ecc ecc).

Un'aggiunta passatami da mio commercialista, giusto per chiarire anche a tutti quei tuttologi che sono ingegneri elettronici, del suono e tributaristi :

La risoluzione n. 274/E del 2009 dell’Agenzia delle Entrate ha fatto un sintesi autorevole dei principali adempimenti fiscali cui è soggetta l’attività di vendita on line di beni materiali ovvero l’ attività di commercio elettronico indiretto.
Ai fini Iva, le operazioni di commercio elettronico indiretto sono assimilabili alle vendite per corrispondenza e, pertanto, non sono soggette all’obbligo di emissione della fattura (se non richiesta dal cliente non oltre il momento di effettuazione dell’operazione), come previsto dall’articolo 22 del d.P.R. n. 633 del 1972, né all’obbligo di certificazione mediante emissione dello scontrino o della ricevuta fiscale ai sensi dell’articolo 2, lettera oo), del d.P.R. 21 dicembre 1996, n. 696.
Questa facoltà non significa che della vendita si perda traccia e quindi non contribuisca alla formazione del reddito d’impresa sfuggendo così alla tassazione. Per il venditore on-line infatti esiste l’obbligo di annotare in un apposito registro tutti i corrispettivi delle vendite effettuate (c.d. registro corrispettivi – previsto dall’ articolo 24 del d.P.R. n. 633 del 1972).

La prassi di molti merchant di procedere alla spedizione di beni senza che questi siano accompagnati da alcun documento fiscale è pertanto consentita, perfettamente lecita ma soprattutto non significa affatto che il venditore sia un evasore fiscale.





1 commento:

  1. Confermo che la fattura mi è stata inviata appena l'ho chiesta, al contrario di altri pseudo costruttori con cui ho dovuto insistere non poco e mi avevano chiesto di pagare l'IVA.
    La Giovanetti HW è una ditta seria !

    Un sentito grazie da Marco,
    Rock!!

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