mercoledì 19 febbraio 2014

Clonare pedali, i forum, la morale e l'aria fritta - Parte 2

Eccoci arrivati alla seconda parte di questo post, avrei dovuto intitolarlo in maniera diversa, suonava meglio così :
E' nato prima l'uovo o la gallina ? e chi gli ha fregato l'idea?

In questa seconda parte affronterò l'argomento in maniera tecnico/storica, mi scuso subito con chi non ci capisce una mazza di elettronica se sarò un pò noioso e saccente.

Quando si parla di "copiare" gli schemi elettrici non si può non parlare del Tube Screamer dell' Ibanez, è palesemente lo schema elettrico più copiato in assoluto, non credo di sbagliare di tanto se scrivo che ogni produttore ha almeno un pedale che è un copia più o meno evoluta di un TS-808.
Chi mi segue da un pò di tempo si sarà accorto di come spessissimo quando costruisco un nuovo clone di un overdrive scrivo che è di palese derivazione Tube Screamer.
Ma non è corretto, è solo la prassi, un modo di dire che tutti possono capire visto che tutti conoscono il suono di un Tube Screamer.

Facciamo un pò di chiarezza :
il primo TS-808 è stato prodotto nel 1979, si conosce anche il nome del progettista, un tal mister Tamura.
Questa è una bella immagine dello schema elettrico con anche le spiegazioni del blocchi che lo compongono :


Ma lo stesso anno uscì anche il BOSS SD-1, ecco lo schema :


Azz ma è praticamente uguale !
e quindi chi ha copiato da chi ???

Sarà che altro non è che un collage di parti di circuito stra usate e stra conosciute per raggiungere lo stesso scopo?
Ovviamente tutte presenti in qualsiasi libro o brochure o data sheet sugli operazionali che giravano già anni prima del 1979.
Guarda caso tra i miei libri ho un'umilissimo libretto per appassionati di elettronica proprio sugli operazionali, niente roba da ingegneri, appena da scuola superiore :


Sono andato a vedere in che data è stato pubblicato, calcolato che è una traduzione e quindi in Italia è arrivato anni dopo la sua pubblicazione originale guardate che data ha :


Al capitolo 1 c'è la parte del circuito del TS "clipping amp" : Amplificatori non invertenti
Al capitolo 4 c'è la parte del circuito del TS "Tone/volume amp" : Circuiti di tono attivi

Continuando ad analizzare il circuito la coppia di buffer sono li perchè la commutazione (JFet Bypass Switch) altererebbe l'impedenza sia in ingresso che in uscita, quindi i due "Input Buffer" "Output Buffer" sono stati messi li per esigenza e non per scelta di suono.
Le uniche scelte sono la coppia di diodi che determinano la distorsione e i valori del tono, tutto il resto era già bello che pronto.
Basta vedere com'è l'approccio alla progettazione in questo mio post

Non pensate che non sia la normale prassi, andate a vedervi lo schema elettrico del Fender Bassman 5F6 (quello classico) e del Marshall JTM45.
Sono assolutamente identici !
Avrà copiato Marshall dalla Fender ?
Un pò, ma guarda caso un circuito molto simile al Bassman era presente su di un Bulletin Board della RCA dei primi anni 40 che pubblicizzava le 12AX7 appena prodotte.

Quindi per concludere i suddetti circuiti non hanno nessun copyright, per il semplice motivo che ogni loro parte è ed era, come diremmo ora in termini moderni, completamente Open Source.

Per pignoleria l'unico copyright presente è quello della BOSS relativo all'uso di 3 diodi nella sezione di clipping (l'Ibanez ne ha 2) per una distorsione asimmetrica :
in poche parole hanno registrato il parallelismo tra l'uso dei tre diodi e la dicitura "Asymmetric Tube Distortion", chi vuole usare i 3 diodi nella stessa configurazione può farlo (è la scoperta dell'acqua calda) ma per pubblicizzarne il fatto se usa la suddetta dicitura deve pagare i diritti alla Boss (Roland).

Stay tuned per la terza parte, quella più controversa.

2 commenti:

  1. Discorso veramente molto interessante... un po' come la Fender che brevettò solo la paletta e il ponte mentre tutto il resto è 'copiabile' ed è stato in effetti ampiamente copiato.

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  2. Qui è ancora più palese, è un pò come se il signor Fender quando costruì la prima chitarra fosse andato dal grossista di legname e lui gli avesse anche dato tutte le misure per sagomare manico e corpo.
    A Fender non restava che unirli e dare una forma riconoscibile come "Fender" alla paletta.

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