Anni dopo la realizzazione del mio clone della prima serie del SFT della Catalinbread mi hanno chiesto la nuova versione.
La prima serie era l'emulatore del pre degli Ampeg Portaflex e quindi dei successivi SVT, praticamente un overdrive per basso.
Questa nuova serie pur ricalcando l'originale circuito Ampeg raggiunge livelli di distorsione molto più alti, specialmente attivando lo switch Stones/Stoner.
Ora è veramente un distorsore per chitarra, con una resa particolare ma comunque piacevole ed eclettico.
La storia che accomuna Ampeg e distorsione è veramente interessante;
negli anni 50 per la Ampeg era un vanto che i loro amplificatori non distorcessero come facevano invece i Fender, tanto che il patron Ampeg spingeva i propri ingegneri a progettare amplificatori valvolari sempre più puliti con la convinzione che era quella la strada da prendere.
Questa ricerca del massimo "headroom" (la massima potenza raggiungibile con la minima distorsione) però portava ad amplificatori che quando entravano in distorsione lo facevano in maniera molto spiacevole, non armonica e con una resa molto gracchiante.
Ovviamente sapete tutti come la distorsione è diventata l'anima di certi ampli anni 60 e quindi l' Ampeg ha perso tantissimo consenso sui propri modelli per chitarra a favore di Fender e Marshall.
Però come al solito con il passare degli anni e il cambiamento dei gusti musicali la loro particolare distorsione è stata rivalutata con l'arrivo del genere Stoner Rock, con suoni più fuzzosi e grintosi al limite del gracchiante.
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