Nuovo colore per il mio combo Barber Small Fry + Zvex Super Hard On che avevo già presentato QUI
su richiesta del Maestro M. DiMeo.
giovedì 31 luglio 2014
venerdì 25 luglio 2014
Marshall in a Box 3 - Catalinbread Dirty Little Secret V.3 Clone
Clone del Dirty Little Secret MK3, circuito che ha poco a che vedere con quello delle versioni 1 e 2.
Questo è molto più completo e simile al circuito del preamplificatore dei Plexy Marshall originali.
Oltre a quello che salta agli occhi subito e cioè la sezione di equalizzazione completa hanno migliorato il circuito, utilizzato dei nuovi FET di qualità gli MPF4393 ( introvabili in Europa li ho dovuti far arrivare direttamente dagli States), e aggiunto uno switch che converte il circuito dal classico Plexy Lead mod. 1987 nella versione per basso mod. 1986 (sono i numeri di identificazione dei circuiti non dell'anno di progettazione come crede qualcuno).
Quindi il circuito è molto più simile ai classici emulatori di ampli che costruisco e non solo un'abbozzo come era per le vecchie versioni.
Unica modifica ho "portato fuori" il controllo di Presence che nel pedale originale è un trimmer interno ma ha un'impatto tale sul suono che è indispensabile poterlo avere a portata di mano, specialmente nel passaggio da Lead a Bass.
Ovviamente suona che è una bellezza, una gran dinamica come ci si può aspettare degli ampli che emula, indicatissimo anche per basso.
Da notare il super micro switch 4PDT a 12 contatti :
Questo è molto più completo e simile al circuito del preamplificatore dei Plexy Marshall originali.
Oltre a quello che salta agli occhi subito e cioè la sezione di equalizzazione completa hanno migliorato il circuito, utilizzato dei nuovi FET di qualità gli MPF4393 ( introvabili in Europa li ho dovuti far arrivare direttamente dagli States), e aggiunto uno switch che converte il circuito dal classico Plexy Lead mod. 1987 nella versione per basso mod. 1986 (sono i numeri di identificazione dei circuiti non dell'anno di progettazione come crede qualcuno).
Quindi il circuito è molto più simile ai classici emulatori di ampli che costruisco e non solo un'abbozzo come era per le vecchie versioni.
Unica modifica ho "portato fuori" il controllo di Presence che nel pedale originale è un trimmer interno ma ha un'impatto tale sul suono che è indispensabile poterlo avere a portata di mano, specialmente nel passaggio da Lead a Bass.
Ovviamente suona che è una bellezza, una gran dinamica come ci si può aspettare degli ampli che emula, indicatissimo anche per basso.
Da notare il super micro switch 4PDT a 12 contatti :
giovedì 17 luglio 2014
Vintage Power Source - Alimentatore per fuzz al germanio
A parte il nome altisonante altro non è che una scatola con 2 batterie Zinco-Carbone, un'interruttore e un Led.
Detto così sembra una fesseria ma alla fine dei conti è l'uovo di colombo !
Parecchi di voi mi hanno fatto svariate domande su come conciliare l'uso dei vari Fuzz con alimentazione invertita e batterie allo Zinco-Carbone con le moderne pedaliere super affollate.
Addirittura c'è chi mi ha chiesto se era possibile emulare in un alimentatore dedicato le prestazioni delle suddette batterie.
Per chi si è perso le puntate precedenti a questo link spiego le caratteristiche e il suono delle batterie Zinco-Carbone.
Riassumo quali sono i problemi a cui dovevo dare risposta :
-Una volta montato il pedale in pedaliera (bello fissato e bello stretto in mezzo ad altri pedali) se si vuole usare la batteria è indispensabile poter scollegare il jack in ingresso per interrompere il circuito altrimenti la batteria si scarica.
Per esempio AnalogMan ha tra i vari optionals disponibili per i suoi pedali quello di montare un potenziometro con un interruttore integrato (a scatto finale come nelle vecchie radio), ma è una mezza soluzione bisogna ricordasi di farlo visto che non c'è nulla che ti segnali che è acceso.
-Una volta esaurita la batteria ovviamente va smontato il pedale per sostituirla e vuoi che non ti si scaricano proprio in mezzo al miglior concerto che stai facendo?
Non è assolutamente una cosa pratica.
Quindi in molti hanno rinunciato al suono "vintage" che danno le batterie Zinco-Carbone e si sono dovuti comprare un secondo alimentatore, visto che i suddetti pedali non possono essere alimentati in catena ad altri pedali con alimentazione standard.
Rimuginandoci un pò sono arrivato alla conclusione che la via più semplice è sempre la migliore :
Come ho scritto sopra una semplice scatola che contiene 2 batterie, ha un'uscita per un chain cable come quella dei pedali, un'interruttore per scollegarle e un led per segnalare se è acceso.
I problemi sono presto risolti :
-tutte le prese di alimentazione dei pedali hanno un'interruttore che scollega la batteria quando si collega lo spinotto dell'alimentatore esterno, la batteria può rimanere all'interno senza problemi (non serve toglierla come fate tutti) e può essere usata in caso l'alimentatore non funzioni (nel mio si scarichino le batterie) o sia troppo rumoroso in un dato locale.
-Il Led bello luminoso ti evita di lasciare le batterie collegate e quindi non scaricarle.
Nel caso sia rimasto acceso avete sempre le batterie interne ai pedali con cui andate comunque avanti, basta staccare il chain cable.
Comunque l'interruttore è miniaturizzato e di alta qualità (Made in France della Apem) ed è veramente difficile azionarlo per sbaglio.
-Il box è veramente piccolo trova posto ovunque in una pedaliera, come si può vedere dalla foto superiore l'apertura è verso l'alto (sotto c'è già il Velcro) in 40 secondi cronometrati si svitano le 4 viti e si sostituisco le 2 batterie senza smontare niente, ovviamente funziona anche con una sola batteria visto che sono in parallelo.
-I fuzz consumano veramente poco, un decimo di un Tube Screamer e un centesimo di un Delay, 2 batterie per anche 5 pedali durano mesi se non più di un anno.
Ho deciso di proporre tutto il pacchetto con box provvisto di 2 batterie Zinco-Carbone, Velcro già montato e cavo di qualità per alimentare 5 pedali (HardWire della Harman) a 35euro.
Detto così sembra una fesseria ma alla fine dei conti è l'uovo di colombo !
Parecchi di voi mi hanno fatto svariate domande su come conciliare l'uso dei vari Fuzz con alimentazione invertita e batterie allo Zinco-Carbone con le moderne pedaliere super affollate.
Addirittura c'è chi mi ha chiesto se era possibile emulare in un alimentatore dedicato le prestazioni delle suddette batterie.
Per chi si è perso le puntate precedenti a questo link spiego le caratteristiche e il suono delle batterie Zinco-Carbone.
Riassumo quali sono i problemi a cui dovevo dare risposta :
-Una volta montato il pedale in pedaliera (bello fissato e bello stretto in mezzo ad altri pedali) se si vuole usare la batteria è indispensabile poter scollegare il jack in ingresso per interrompere il circuito altrimenti la batteria si scarica.
Per esempio AnalogMan ha tra i vari optionals disponibili per i suoi pedali quello di montare un potenziometro con un interruttore integrato (a scatto finale come nelle vecchie radio), ma è una mezza soluzione bisogna ricordasi di farlo visto che non c'è nulla che ti segnali che è acceso.
-Una volta esaurita la batteria ovviamente va smontato il pedale per sostituirla e vuoi che non ti si scaricano proprio in mezzo al miglior concerto che stai facendo?
Non è assolutamente una cosa pratica.
Quindi in molti hanno rinunciato al suono "vintage" che danno le batterie Zinco-Carbone e si sono dovuti comprare un secondo alimentatore, visto che i suddetti pedali non possono essere alimentati in catena ad altri pedali con alimentazione standard.
Rimuginandoci un pò sono arrivato alla conclusione che la via più semplice è sempre la migliore :
Come ho scritto sopra una semplice scatola che contiene 2 batterie, ha un'uscita per un chain cable come quella dei pedali, un'interruttore per scollegarle e un led per segnalare se è acceso.
I problemi sono presto risolti :
-tutte le prese di alimentazione dei pedali hanno un'interruttore che scollega la batteria quando si collega lo spinotto dell'alimentatore esterno, la batteria può rimanere all'interno senza problemi (non serve toglierla come fate tutti) e può essere usata in caso l'alimentatore non funzioni (nel mio si scarichino le batterie) o sia troppo rumoroso in un dato locale.
-Il Led bello luminoso ti evita di lasciare le batterie collegate e quindi non scaricarle.
Nel caso sia rimasto acceso avete sempre le batterie interne ai pedali con cui andate comunque avanti, basta staccare il chain cable.
Comunque l'interruttore è miniaturizzato e di alta qualità (Made in France della Apem) ed è veramente difficile azionarlo per sbaglio.
-Il box è veramente piccolo trova posto ovunque in una pedaliera, come si può vedere dalla foto superiore l'apertura è verso l'alto (sotto c'è già il Velcro) in 40 secondi cronometrati si svitano le 4 viti e si sostituisco le 2 batterie senza smontare niente, ovviamente funziona anche con una sola batteria visto che sono in parallelo.
-I fuzz consumano veramente poco, un decimo di un Tube Screamer e un centesimo di un Delay, 2 batterie per anche 5 pedali durano mesi se non più di un anno.
Ho deciso di proporre tutto il pacchetto con box provvisto di 2 batterie Zinco-Carbone, Velcro già montato e cavo di qualità per alimentare 5 pedali (HardWire della Harman) a 35euro.
martedì 15 luglio 2014
Fulltone Soul-Bender MkI clone - Tone Bender MKIII
Clone della prima serie del Soul Bender di Fulltone, quella con il box grande, il trimmer interno e i mitici NKT275 originali per capirci.
Altro non è che un Tone Bender MKIII leggermente migliorato per quanto riguarda fruscio e rumore da commutazione.
L'ho montato nel box standard dato che problemi di spazio non ne ha.
Al solito i componenti sono tutti uguali all'originale, con montati gli originali NKT275 viene 140euro, con gli NKT275 economici viene 120euro, con gli AC128/AC125 come monta la nuova versione di Fulltone nel box piccolo (SB-2) i soliti 100euro.
Altro non è che un Tone Bender MKIII leggermente migliorato per quanto riguarda fruscio e rumore da commutazione.
L'ho montato nel box standard dato che problemi di spazio non ne ha.
Al solito i componenti sono tutti uguali all'originale, con montati gli originali NKT275 viene 140euro, con gli NKT275 economici viene 120euro, con gli AC128/AC125 come monta la nuova versione di Fulltone nel box piccolo (SB-2) i soliti 100euro.
sabato 12 luglio 2014
DAM Grease Box GB-83 Clone - Silicon ToneBender
Versione "modernizzata" e pesantemente modificata del ToneBender MKIII con transistor al silicio (non germanio) della DAM, ditta inglese che fà le copie migliori e più storicamente simili dei classici fuzz anni 60/70.
Ho scritto modernizzata e modificata proprio perchè il circuito è si riconducibile a un MKIII ma pesantemente manipolato con intelligenza e maestria.
Il risultato è un pedale che suona anche meglio dei classici Silicon ToneBender anni settanta che ho sentito, più naturale e meno acido, ma comunque con la risposta caratteristica dei bender al silicio.
La prima modifica radicale che salta all'occhio e quella di usare un singolo transistor con guadagno medio alto al posto dei classici 2 che erano configurati in Darlington;
penso che proprio li fosse il punto debole dei Silicon ToneBender anni settanta e cioè quello di utilizzare lo stesso identico circuito della versione con transistor al germanio (e quindi con basso gain) sostituendoli semplicemente con transistor al silicio che hanno naturalmente gain più alti.
La configurazione Darlington serve infatti per tirare fuori gain molto alti da una coppia di transistor con gain basso, per capirci con un paio di gain 50 si può avere anche un gain 1000, vi potete immaginare a che gain si può arrivare con 2 transistor con gain 200, ecco perchè i Silicon ToneBender erano ritenuti incontrollabili e troppo spinti.
Oltre a quello ovviamente è stato tolto il controllo di tono, ma non se ne sente la mancanza il pedale è molto bilanciato.
Andatevi a vedere il circuito dell'originale e poi fate il gioco del trova le differenze ;-)
Tutti i componenti sono identici, compresa la coppia dei transistor super selezionati.
In arrivo anche la versione con transistor al germanio, la GB-80 che già realizzavo.
Ho scritto modernizzata e modificata proprio perchè il circuito è si riconducibile a un MKIII ma pesantemente manipolato con intelligenza e maestria.
Il risultato è un pedale che suona anche meglio dei classici Silicon ToneBender anni settanta che ho sentito, più naturale e meno acido, ma comunque con la risposta caratteristica dei bender al silicio.
La prima modifica radicale che salta all'occhio e quella di usare un singolo transistor con guadagno medio alto al posto dei classici 2 che erano configurati in Darlington;
penso che proprio li fosse il punto debole dei Silicon ToneBender anni settanta e cioè quello di utilizzare lo stesso identico circuito della versione con transistor al germanio (e quindi con basso gain) sostituendoli semplicemente con transistor al silicio che hanno naturalmente gain più alti.
La configurazione Darlington serve infatti per tirare fuori gain molto alti da una coppia di transistor con gain basso, per capirci con un paio di gain 50 si può avere anche un gain 1000, vi potete immaginare a che gain si può arrivare con 2 transistor con gain 200, ecco perchè i Silicon ToneBender erano ritenuti incontrollabili e troppo spinti.
Oltre a quello ovviamente è stato tolto il controllo di tono, ma non se ne sente la mancanza il pedale è molto bilanciato.
Andatevi a vedere il circuito dell'originale e poi fate il gioco del trova le differenze ;-)
Tutti i componenti sono identici, compresa la coppia dei transistor super selezionati.
In arrivo anche la versione con transistor al germanio, la GB-80 che già realizzavo.
sabato 5 luglio 2014
Trainwreck Express clone
Ogni tanto per disintossicarmi un pò dai pedali devo montare anche qualche bell'amplificatore.
L'occasione giusta è arrivata con la richiesta specifica di costruire un Express della Trainwreck veramente identico agli originali.
La Trainwreck Guitar Amplifiers era il marchio di uno dei guru più conosciuti nel panorama boutique americano, Ken Fischer morto nel 2006.
I suoi amplificatori non sono direttamente riconducibili a nessun altro amplificatore esistente, il loro suono e più ancora la loro dinamica li rende distinguibili da qualsiasi altro ampli.
Come ho scritto sopra la richiesta era di costruirlo più simile all'originale possibile, sia in fatto di qualità si in estetica, quindi la collaborazione con il mio cliente è stata serrata, lui è riuscito a trovare un buon falegname che gli costruisse un cabinet simile agli originali e lui ha ordinato i trasformatori della Mercury Magnetic dirette copie da quelli usati da Ken Fischer.
A me è rimasto di trovare tutti i componenti originali e montarli con lo stesso layout originale usato dalla Trainwreck.
Uno scorcio della sezione di alimentazione con il caratteristico layout :
Solo di condensatori, tutti Sprague made in USA ci sono più di 100euro di valore.
Il circuito audio :
I trasformatori Mercury Magnetics :
Il posteriore :
L'occasione giusta è arrivata con la richiesta specifica di costruire un Express della Trainwreck veramente identico agli originali.
La Trainwreck Guitar Amplifiers era il marchio di uno dei guru più conosciuti nel panorama boutique americano, Ken Fischer morto nel 2006.
I suoi amplificatori non sono direttamente riconducibili a nessun altro amplificatore esistente, il loro suono e più ancora la loro dinamica li rende distinguibili da qualsiasi altro ampli.
Come ho scritto sopra la richiesta era di costruirlo più simile all'originale possibile, sia in fatto di qualità si in estetica, quindi la collaborazione con il mio cliente è stata serrata, lui è riuscito a trovare un buon falegname che gli costruisse un cabinet simile agli originali e lui ha ordinato i trasformatori della Mercury Magnetic dirette copie da quelli usati da Ken Fischer.
A me è rimasto di trovare tutti i componenti originali e montarli con lo stesso layout originale usato dalla Trainwreck.
Uno scorcio della sezione di alimentazione con il caratteristico layout :
Solo di condensatori, tutti Sprague made in USA ci sono più di 100euro di valore.
Il circuito audio :
I trasformatori Mercury Magnetics :
Il posteriore :
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